L'Italia che si appassiona ai casi giudiziari e alle vicende carcerarie di certi squallidi protagonisti di Vallettopoli sembra distratta di fronte alle storie, spesso drammatiche, dei nostri connazionali incarcerati all'estero.
Britel Abou Elkassim, nato in Marocco, e' cittadino italiano dal 1999, residente a Bergamo, sposato con un italiana. Nel 2002 viene arrestato in Pakistan. Lo si accusa di essere un seguace di Bin Laden e nel 2004 viene condannato da un tribunale marrocchino.
Ora si trova nel carcere di Casablanca e sta facendo lo sciopero della fame.
Le autorita' italiane che hanno indagato su di lui hanno archiviato il caso nel 2006, definendo le accuse "totalmente insussistenti".
Simone Righi, bolognese, e' stato arrestato lo scorso 7 ottobre a Cadice, in Spagna, dopo una manifestazione ambientalista nella quale protestava per l'uccisione e l'incenerimento dei suoi cani.
Incarcerato, malato di cancro, puo'essere scarcerato solamente dopo il versamento di una cauzione di 9.000 euro che la famiglia non ha.
Carlo Parlanti, 43 anni, manager informatico, originario di Montecatini, e' detenuto nel carcere californiano di Avenal dopo essere stato condannato a 9 anni di reclusione per sequestro di persona e presunta violenza sessuale nei confronti dell'ex convivente.
E' un caso semplice, le accuse hanno molti punti deboli, resta il fatto che Parlanti e' rinchiuso in un penitenziario dove le condizioni sono durissime (grandi celle-dormitorio con 400 detenuti)
Angelo Falcone e Simone Nobili sono prigionieri in India dal marzo di quest'anno per un presunto traffico di droga.Otto mesi in cella e ancora aspettano la prima udienza del processo.
Secondo i dati della Farnesina del 2006, i detenuti italiani all'estero sono 2.820
I cittadini italiani che hanno guai giudiziari all'estero spesso si trovano di fronte a legislazioni che non conoscono, hanno problemi con la lingua, magari finiscono in mano a personaggi ambigui che approfittano della situazione chiedendo cifre abnormi per la difesa.
Nel resto del mondo ci sono molti problemi, e non sempre i nostri Consolati, per scarsita' di mezzi possono intervenire in modo tempestivo, a volte neppure vengono avvisati.
Una situazione triste.
dove cazzo sono le mitiche unità di crisi che la farnesina tira sempre fuori.....
RispondiEliminama come cazzo possiamo andare avanti se uno stato non riesce a tutelare nemmeno i suoi cittadini all'estero,colpevoli o non questa cosa mi rende nervoso!!!!
giovanna il divano nervoso chissà se t piace
se il divano e' nervoso ed uno si siede sopra cosa succede ? alla fine diventa una lavatrice ?
RispondiEliminalasciamolo tranquillo, altrimenti ci fa' ballare il rock and roll
Questa è veramente un'indecenza.
RispondiEliminaNelle ambasciate che fanno?
Giovanna fai bene a scrivere su queste cose che altrimenti resterebbero nell'oblio, putroppo oscurate dai grnadi problemi amorosi dei nuotatori...e nuotatrici...
ciao
Cara Giovanna,
RispondiEliminainnanzitutto ti ringrazio di essere passata dalle "mie parti" e aver lasciato un tuo messaggio. Grazie mille. Come avrai notato sono talmente impegnato ultimamente che non sto "postando", presto lo farò.
Riguardo i tuoi ultimi post: sempre interessanti! Brava. Nello specifico, l'ultimo, HAI FATTO BENISSIMO ad occuparti di questo argomento. CREDO che il tutto possa essere sintetizzato in questa frase: NOI ITALIANI ALL'ESTERO VALIAMO MENO DI ZERO, perché il nostro "Stato" è quello che é al suo interno e all'estero: debole, incerto, senza identità.
Una vergogna.
Ciao,
Romano
@romano:anche se non posti, non preoccuparti, so' che sei impegnato e passo sempre da te...anzi devo ringraziare io te, perche' nonostante i tuoi impegni un giro da queste parti lo fai sempre..
RispondiEliminae' vero che noi italiani all'estero valiamo meno di zero, ma perche' in ITtalia valiamo qualcosa ?
non credo, perche' senno' con i tanti scioperi, manifestazioni, critiche saremmo migliorati, ma vedo acqua da tutte le parti...
un abbraccio
gio
@fabrizio:grazie
RispondiEliminaHo letto con particolare interesse e con altrettanta amarezza il tuo post. Ti ringrazio per avermi informato di cose che non sapevo o sapevo a metà. Ma i nostri Consolati che ci stanno a fare? Credi che siano solo problemi di mezzi oppure di pura diplomazia, della serie "ci siamo, ma cerchiamo di non distrurbare troppo il vostro operato!" ciao
RispondiEliminaComplimenti...Fai benissimo a denunciare queste cose...Sui nostri politici vorrei non dire niente...Bisognerebbe non votare più...Un abbraccio :-)
RispondiEliminaIo non ho fiducia nello stato italiano e nella giustizia italiana, faccio poca faticva la giustizia non esiste!!
RispondiEliminaGrazie per questo post! Peccato che questi temi non riescano ad entrare nel "tritacarne mediatico"... neppure a Natale!
RispondiEliminaPaolo
Purtroppo il nostro governo non sa tutelarci qui figuriamoci se ci sa tutelare all'estero. E' una cosa vergognosa. Per Carlo Parlanti ti segnalo questo post http://giorgiasoresina.it/blog/?p=135
RispondiEliminae il sito a lui dedicato http://www.carloparlanti.it
@giorgia:grazie per la segnalazione, ci daro' un occhiata
RispondiEliminaConoscevo la vicenda di Carlo Parlanti per essermene occupato anch'io.
RispondiEliminaLe altre invece non mi erano tutte note.
Resta la vergogna di uno Stato che si disinteressa dei propri connazionali all'estero salvo quando possono essere utili per portare voti....
Del caso Parlanti ero venuta a conoscenza nella blogosfera; degli altri no. Tutti i casi hanno in comune una imperdonabile debolezza (o menefreghismo?) del Governo Italiano.
RispondiEliminaMolto più semplice e comodo dilettarsi con altri tipi di notizie.
RispondiEliminaConoscere e approfondire costa fatica, meglio buttarsi morbosamente su cronaca rosa o nera
è giusto dedicare un post anche a queste situazioni "silenziose":l'informazione dovrebbe essere soprattutto questa!
RispondiElimina