sabato 2 febbraio 2008

LA VALLE DEI SENZA RENI

Il distretto di Kavre a vedersi, e' bellissimo: una sterminata distesa di campi gialli e colline verdi, piccoli villaggi in pietra e templi induisti dietro ai quali si staglia, immensa, la catena dell'Himalaya.
Ma questo paradiso terrestre e' conosciuto in Nepal con un nomignolo che ne spezza ogni magia: "la valle dei senza reni", l'epicentro del traffico di organi che nutre i moderni ospedali di Calcutta, Delhi e Bombay, frequentati da benestanti provenienti da mezzo mondo in cerca di un trapianto rapido, economico e illegale.


E qui, nei villaggi attorno al capoluogo Dhulikel, che i trafficanti di reni trovano i loro fornitori: contadini semianalfabeti, ragazze che non hanno mai messo piede fuori dalla loro risaia, famiglie indebitate da anni per comprarsi il campo che permette loro di vivere.
Quante siano le persone che si sono vendute un rene , e' un dato che sfugge a ogni censimento: ma in ogni famiglia c'e' almeno 1 persona che l'ha fatto.


Nel 99 per cento dei casi la transazione non ha avuto alcun effetto economico positivo sul lungo termine, vuoi perche' spesso i donatori spendono in poche settimane tutto quello che hanno guadagnato (il piu' delle volte in superalcolici), vuoi perche' i soldi gudagnati servono per pagare gli strozzini, vuoi perche' non e' raro che i trafficanti alla fine disattengono i patti e spariscono lasciando il donatore senza la sua parte.


I prezzi per ogni rene viaggiano sempre sui circa 2000 dollari.
Negli ospedali indiani, per fretta e incuranza, i chirurghi tendono a tagliare il donatore in modo trasversale ai tessuti muscolari (al contrario di quanto avviene in Occidente) il che produce una cicatrizzazione imperfetta e dolorosa: quindi, non e' solo la mancanza di un rene a peggiorare la salute di un donatore, ma soprattutto il modo con cui viene operato..



Questo triste mondo, che veste chi e' vestito e spoglia gli ignudi...



23 commenti:

  1. Praticamente è come se allevassero appositamente in quella valle paradisiaca, degli uomini e delle donne, che vivendo in un contesto naturale di ottimi livelli, retribuiscano poi con il dono di un organo sano!
    Che schifo! Giovanna... ma è vero?
    Ciao e... a quando vi andiamo armati per liberarli?

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. certo che e' vero, mai sentito prima? l'espresso nel maggio del 2007 fece anche un articolo inchiesta..

    ciao ciao

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  4. Scandaloso!!! Bella la frase a fine post...
    Buona domenica ;-)

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  5. Sai il perchè della mia domanda Giovanna? Perchè la cosa è così triste, che avrei tanto desiderato fosse una bufala.

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  6. @edgar:l'avevo capito..
    ora ti chiedo: se tu avessi bisogno di un rene e non riesci a trovarlo ne compreresti uno illegalmente ?

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  7. No, cara Giovanna. Saranno cavoli amari, ma non lo comprerei illegalmente.

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  8. Mezzo mondo, ci siamo dentro tutti. Ancora una volta tutti sanno e nessuno fa niente! Bellissima la frase conclusiva!

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  9. Tutto sta nella frase conclusiva...
    Il mondo va rovesciato!

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  10. Purtroppo non è l'unico aspetto, sono molte queste realtà che speculano sulla necessità altrui :-(
    Io dico che se c'è chi compra (qualunque cosa sia) è perchè c'è chi vende ma non pensiamo che siano episodi casuali.
    Il mondo non è al contrario, ma chi lo abita fà un'uso sconsiderato del libero arbitrio, oggi noi vediamo una parte dell'episodio ma il tempo presenterà il conto agli attori di questa sceneggiata.
    La Giustizia Divina è proprio nella certezza che la legge di causa/effetto funziona per tutti nessuno escluso, poi ognuno scelga cosa vuole fare del suo percorso :-)

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  11. Niente da aggiungere alla frase finale....!
    Ciao Giovanna.....!

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  12. ciao giovanna..c'è una cosa per te quando passi a trovarmi.

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  13. Si sapevo di questa situazione..però non so in quanti di fronte alla morte ed avendo un cospicuo conto in banca sanno dire NO! ma!!?? L'uomo è molto egoista di natura..Il ragionamento che fanno è (giusto per mettersi a posto con la coscienza): Tanto può vivere lo stesso..anche se l'operazione la fa un cane non un medico,(Chiedo scusa al cane):che mi frega è un problema di coscienza sua, la mia è apposto...tutto ciò E' molto triste sono d'accordo , però prima di lasciare un commento affrettato presi dall'indignazione, passiamoci una mano sulla coscienza tutti.Io mi assumo la responsabilità creandomi impopolarità, ma ti dico che non darei per scontato il fatto che non accettasi di farlo.Ciao

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  14. Stiamo toccando il fondo... non voglio più vivere in questo mondo terrificante... Che possiamo fare per cambiarlo???

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  15. ciao giò...buon inizio settimana....
    qsta storia fa impressione ma soprattutto molta molta tristezza

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  16. Ciao giusto per un saluto e per augurarti un buon inizio settimana ;-)

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  17. Ho sempre condannato questo tipo di compravendita, sebbene volontaria (come la prostituzione - ndr), però confesso che anche io ho avuto questo tipo di pensieri quando scoprii che mia madre era malata di tumore al rene...

    Poi non l'ho fatto, ma non me la sento di condannare nessuno perché la disperazione è una sensazione che provoca un dolore terribile. :-/

    Un abbraccio sincero :-)

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  18. non credo arriverei a questo punto, di comprare illegalmente un rene o qualsiasi altra cosa, non mi verrebbe proprio in mente, capisco però la disperazione di chi non ha niente per soppravvivere, ho appena finito di leggere un bel libro, un giallo che parla proprio di questo, ecco si è portati a pensare che questo succeda solo nella finzione

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  19. veramente una realtà sommersa... che mi fa molta ma molta paura

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  20. Cara Giovanna, credo che se dovessimo indagare sulle tante "schifezze" che ci stanno in giro non finiremmo mai di stupirci. Questa, sulla compravendita degli organi, è una storia che già conoscevamo ma che ci lascia sempre costernati.

    Ciao carissima

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  21. leggere questo post mi ha messo di cattivo umore...
    è una cosa abominevole!!
    ho i brividi, e una grande rabbia...

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  22. Non sono proprensa a pensare che il nostro schifoso mondo possa guarire, ormai è troppo malato. Buona giornata Gio e un bacino ad Antonio

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  23. Ho sentito spesso parlare di traffico d'organi e di trapianti illegali.La cosa mi mette sempre rabbia e nello stesso tempo mi fa sentire terribilmente impotente.Quello che scrivi è mostruoso e conseguenza di un mondo sempre più malato.
    Un saluto

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