E' stato aperto a Roma, al Pigneto, quartiere trendy, il "bazar dei desideri", con fondi della Regione Lazio, un finanziamento di 30 mila euro per l'imprenditoria femminile.
L'obiettivo preposto dalle due proprietarie e' quello di rompere un tabu' della sinistra radicale, che non metterebbe mai piede in un porno store.
I loro articoli sono vasti, dagli stimolatori clitoridei alle paperelle a vibrazione ( a proposito di paperelle, ma con una papera una donna che cazzo ci fa?! ) , piu' una ricca scelta di libri di autrici femministe.
Ma è vera questa notizia???
RispondiEliminaNo perchè, avanti di questo passo non mi stupirei se promuovessero un bonus per i giovani per l'acquisti di videocamere digitali per riprendere le loro cazzate... :-S
certo che e' vera,a rendere possibile il finanziamento c'e' stato l'aiuto del presidente della regione lazio, piero marrazzo
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RispondiEliminatanti auguri per il loro business..
RispondiEliminasovvenzionassero anche me pero' sarei piu contento :)
...davvero ma che ci fanno con la papera.. meditiamo.. ^^
Mark
Una mia amica ha rinunciato al finanziamento per l'imprenditorialità femminile, troppe trafile, troppi intoppi, troppe burocrazie... Ma noi siamo nel sud... Nel lazio invece, addirittura si sovvenzionano i sexi-shop... Tanto di cappello all'iniziativa, ma un po' di equità territoriale di certo non guasterebbe!!!!
RispondiEliminaMa questa è utopia...!!!
PS: una mia amica abita dalle parti del pigneto, appena vado a trovarla, passo dal "bazar dei desideri" ad informarmi sull'utilizzo della paperella... :-)
L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro...
RispondiElimina...o no? ;-)
Un abbraccio dubbioso :-)
@gio:si fammi sapere, sono curiosa :-)
RispondiEliminaNon finisci mai di stupirmi con le tue notizie.
RispondiEliminaun saluto
fabrizio.
ne sentivamo la mancanza
RispondiEliminaeh bravo piero
comunque se ti fai un giretto dietro casa mia, i trans che bazzicano hanno le loro belle boutique e sexy shop ma poverini a loro non li ha finanziati nessuno
Rimango senza parole...
RispondiEliminaPaolo
marrazzo che finanzia un sexy-shop comunque è troppo forte, visto il significato dialettale del suo cognome (quando si dice un nome una garanzia)!!
RispondiEliminaComunque meno male che ci sono queste iniziative e che finalmente cerchiamo di sollevare questi tabu.
se la papera vibrante la butti nel latte fa il formaggio...credo che sia questa la sua utilità, credo...
RispondiEliminaMa per favore....
RispondiEliminaCiao Giò
Ma la Regione Lazio ha soldi da buttare?
RispondiEliminaE da buttare a palate..!
RispondiEliminadavvero vanno a finire così i tanto osannati finanziamenti? beh, sarà una forma di "imprenditoria" anche quella...
RispondiEliminaVabbe', dai, ma che problema c'e'? E' un negozio come un altro, perche' non finanziarlo?
RispondiEliminasono daccordo con il commento che mi precede. se i sexy shop non sono contro la legge perché non dovrebbero godere delle opportunità di cui possono godere anche gli altri?
RispondiEliminanessuno ci obbliga ad andarci.
@kabalino:in questo caso non serve per buttarla nel latte, informati e poi mi racconti:-)
RispondiEliminaD'accordo sul fatto che nn c'è niente di male in quanto nn sn contro la legge. Il male c'è se si è data preferenza ai sexi shop rispetto ad altre attività che potrebbero avere anche un utilità sociale e culturale (ad esempio librerie).
RispondiEliminaLa paperella...un mistero :-))
Buona giornata
forse la Regione Lazio ha i soldi per non escludere nessun progetto
RispondiEliminama questo e' molto difficile;
che 'azzarola ci stanno a fare le papere?
:)
http://giramundo.splinder.com
La paperella serve per massaggiare il corpo ed anche il clitoride!!
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