martedì 15 gennaio 2008

SCENE DI MAGISTRATURA DI UN INFERNO

Ho appena finito di leggere il libro "toghe rotte" che consiglio a tutti.


Bruni Tinti e' procuratore aggiunto presso la Procura di Torino.
Uno di quelli che ha speso la propria vita professionale a inseguire truffatori, evasori, bancarottieri, insomma i reati finanziari.
Questo libro comprende la sua testimonianza e quella di altri colleghi, per dare voce al disagio di molta parte della magistratura.


"Non c'e' un filo di retorica nelle pagine di Toghe rotte.
C'e' la vita quotidiana dei magistrati che, insieme a poliziotti,
carabinieri, finanzieri, cancellieri e impiegati, tentano ogni giorno
di amministrare la Giustizia a dispetto dei santi.
Cioe' dei Parlamenti, dei governi e forse anche di una buona parte
dei cittadini che di una Giustizia funzionante hanno una paura fottuta."


Dopo tante pagine di informazioni sconvolgenti, vi chiederete: ma e' tutto vero ?
Purtroppo si, ci si deve credere; ecco una tavola sinottica:



  • Il processo termina, nel 95 percento dei casi con una sentenza di non doversi procedere perche' il reato e' estinto per prescrizione.

Nei restanti casi:


  • le pene fino a sei mesi di prigione vengono convertite in pene pecuniarie: 38 euro al giorno, 6 mesi sono 6.840 euro;

  • le pene fino a due anni non si scontano: c'e' la sospensione condizionale della pena.

Se non si puo' avere la sospensione condizionale della pena:


  • pene fino a un anno di prigione vengono scontate con la liberta' controllata;

  • pene fino a due anni di prigione vengono scontate con la semidetenzione; si va in giro durante il giorno e si dorme in carcere, sempre che non si usufruisca dell'affidamento in prova al servizio sociale;

  • pene fino a tre anni di prigione vengono scontate con l'affidamento in prova al servizio sociale: si svolge qualche attivita' socialmente utile e si e' liberi come l'aria;

  • pene fino a quattro anni di prigione vengono scontate con la detenzione domiciliare: si sta a casa propria o dovunque si voglia, basta comunicarlo alla Polizia; naturalmente arrivati a tre anni scatta l'affidamento in prova al servizio sociale.

Il tempo che si passa in galera passa piu' in fretta: nove mesi valgono un anno; quindi un condannato a sei anni di reclusione in realta' ne deve fare solo quattro e mezzo; anzi solo mezzo, perche' poi c'e' la detenzione domiciliare per un anno e i restanti tre anni c'e' l'affidamento in prova al servizio sociale.

A questo punto sapete chi ci sta in carcere ?

Qualche omicida e qualche rapinatore, una sterminata quantita' di extracomunitari che hanno rubacchiato o spacciato qualche dose e per pochissimo tempo, qualche delinquente che il PM e il GIP hanno arrestato mentre si svolgono le indagini e che, per scadenza dei termini o perche' il TL li ha messi fuori, sono usciti dopo due o tre mesi, pronti a trascinare il processo fino alla prescrizione.






25 commenti:

desaparecida ha detto...

disagio della magistratura + disagio della società=stagnazioe!
mi sembra xfetto!
ti abbraccio carissima buona giornata

Andrea Matranga ha detto...

Ciao,Avevo sentito Marco Travaglio che parlava bene di questo libro,avevo intenzione di comprarlo.
Dove andremo a "parare".

Gianluca ha detto...

La certezza della pena, di incorrere in una pena se delinqui è il cardine della sicurezza. Non sento da tempo nessuno a destra o peggio a sinistra che lo afferma; anzi con Mastella alla giustizia è stato dato un segnale inequivocabile.
Buona giornata!

Anonimo ha detto...

di certo in questo paese sembra non esserci più nulla
ciao, fabrizio

mario ha detto...

questo post mi intristisce e mi fa incazzare...
buon giorno giovanna e bacio

Dani ha detto...

Lo dico da tempo io che siamo un po' il "nuovo Messico"......!
Ciao Giovanna e buona giornata!

silvio ha detto...

La delinquenza ultimamente sta diventando un problema serio, molto serio. Ed è ovvio che se non c'è certezza di pena, ci sarà sempre più delinquenza, e forse anche giustizia "fai da te".

Sergio ha detto...

Cara Giovanna, scusa se non commento il tuo post. Del resto che la situazione (tragica) sia quella è ormai una triste realtà.
Volevo invece pregarti di dare un'occhiata al mio blog. Sembra infatti che esista una soluzione semplice, rapida ed economica al problema spazzatura: Thor, il sistema di riciclaggio indifferenziato, progettato e realizzato dal CNR.
Ho già segnalata la cosa al Comune di Napoli, anche se dubito che qualcuno legga le nostre segnalazioni. Mi farebbe piacere conoscere il tuo parere.
Un caro saluto

Morgan ha detto...

mi segno il libro, grazie

ArabaFenice ha detto...

i dati sarebbero sconcertanti in qualsiasi altra nazione del mondo. qui vanno solo a documentare quanto tutti sappiamo già, uno stato di cose che in tanti non accettiamo, critichiamo, contestiamo. ma tutto pare destinato a rimanere lettera morta.

Anonimo ha detto...

Queste pene servon così... serve a tutta la politica... serve a tutti i banchieri... Non ci sarà mai nessuna forza politca che proporrà l'abolizione della legge Gozzini e della legge Simeone (soono quelle che hai citato...). A parole "devono" dire che sono per la certezza della pena ma nei fatti nessuno la proporrà mai perchè potrebbero incapparci anche loro...
Paolo

Fabioletterario ha detto...

Una verità nuova nelle storie vecchie... Mamma mia, sempre peggio!

Irene ha detto...

Conosco il libro Toghe rotte, e veramente la situazione è grave, se poi continui con la lettura de La Casta, non ti vien nemmeno più la voglia di votare. La situazione mi correggo non è grave ma gravissima. Come Toghe rotte anche La Casta sono libri che io dico devono essere letti "a pillole" perchè tutti di un fiato ti fanno tanto tanto male. Alle volte, troppo spesso, mi chiedo il significato di DEMOCRAZIA! ciao

Irene ha detto...

Dimenticavo, se non conosci La Casta che ti consiglio vivamente visto che ti interessi "a queste cose" ho scritto sul mio blog la recensione. ciao

Giovanna Alborino ha detto...

òirene: grazie, conosco la casta, ho letto prima "gomorra" di roberto saviano, poi la casta e poi toghe rotte..

un abbraccio

Sergio ha detto...

Carissima, grazie per il commento che mi hai lasciato su Tiscali, ma io il problema cui ti accennavo l'ho postato qui, su blogspot (basta cliccare sul mio nome). Mi parli della Toscana, sì, ho un fratello che vive a Siena, ma purtroppo anche la Toscana, come molte parti del nord, non sono più l'isola felice che erano una volta.
Purtroppo la delinquenza si è rapidamente diffusa anche là.

Sergio ha detto...

No Giovanna, non sarebbe più necessario fare la "differenziata", il THOR fa tutto da solo. Sarebbe quindi la soluzione ideale per tutte quelle montagne di schifezze che appestano le strade e che certo non sono differenziate e quindi ancora più difficili da smaltire con gli inceneratori tradizionali.

Franca ha detto...

La mancanza della certezza della pena è il problema n. 1 della giustizia italiana

Romano Scaramuzzino ha detto...

E pensare che il tutto è stato scritto da un magistrato...Ma l'avranno letto Mastella e compagnia??
Ciao

Chit ha detto...

Ce l'ho pronto in rampa di lancio non appena ultimato Gomorra ;-)
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Previti e' uscito in fretta!

un saluto un pò scandalizzato
Lorenzo Anne Veronica
http://giramundo.splinder.com

Giorgia ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Giorgia ha detto...

Dopo la Casta, Gomorra e non so quanti altri libri simili questo mi mancava... ora lo aggiungo alla lista dei prossimi acquisti! Purtroppo ciò che leggo dal tuo post, al di là del libro, è quello che viviamo da anni, troppi anni, quotidianamente.

kabalino ha detto...

giovanna, addesso sono triste :-(

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

La verità è che per " certi" non esiste la pena....