mercoledì 16 gennaio 2008

....SEGUITO DEL POST PRECEDENTE...

A tutto questo si aggiunge la grande opera di magnanimita', pieta' e pragmatismo cui, da subito, si e' dedicata la nuova maggioranza: l'indulto


La parola e', nella pratica, sinonimo di condono: vuol dire che un certo numero di anni di galera, inflitti a seguito di tutti quei processi di cui abbiamo visto all'inizio le ridicole ma costosissime caratterisctiche, vengono abbuonati.
Sei stato condannato a due anni di galera ? Fa niente, abbiamo scherzato, non ti ci mandiamo.
Sei stato condannato a tre anni di galera, magari per aver truffato un centinaio di milioni di euro alla Regione, allo Stato, all'Unione Europea, di cui nulla e' stato recuperato e che restano a tua disposizione in una banca delle Isole Cayman ?
E' lo stesso, non se ne fa' niente, vai e spenditi i tuoi soldi.
Sei stato condannato a sei anni di galera per corruzione in atti giudiziari, falso in bilancio, truffa, evasione fiscale eccetera ?
Non fa niente, tre anni te li abbuoniamo e per gli altri tre c'e' l'affidamento in prova al servizio sociale.


Ecco perche' l'indulto non sostituisce: perche' si aggiunge a tutti gli altri sconti, perdoni, soluzioni alternative.
Perche' l'indulto e' stato votato da quasi tutti i partiti, senza distinzione di fede e schieramento, e' una cosa difficile da spiegare.
I cittadini non erano per niente d'accordo, la motivazione era ridicola: sfollare le carceri
E allora perche' avete compreso nell'indulto falso in bilancio, frode fiscale e altri reati di questo tipo per i quali manco uno era in prigione ?
Le strade si sono affollate di rapinatori e ladri che hanno subito ricominciato; perche' tutto cio' sia stato fatto non si sa.


Fa veramente effetto sapere che in Italia le condanne fino a sei anni non si scontano.
Pero', anche sapere solo che non si scontano condanne fino a quattro anni, anche quello fa' effetto a tutti, cittadini compresi.
Ma a uno che lavora per arrivare a questo risultato ve lo immaginate che effetto puo' fare ?

19 commenti:

Giorgia ha detto...

Gio, credo che le tue osservazioni siano giustissime se fossero applicate alla Giustizia, quella vera, quella con la G maiuscola. Quando si parla di Stato, di indulto, di leggi non applicate mi porgo sempre la stessa domanda: i nostri politici sono davvero così incapaci o imbecilli o c'è dell'altro? Come mai in altri Stati riescono a dare un senso vero alla parola Giustizia, se pur con dei limiti forse, se pur si possa migliorare sempre? Poi, basta andare un pò indietro con la memoria a magistrati sconfessati dallo Stato e poi morti soli, a intrecci tra Stato e criminalità organizzata e le risposte alle mie domande vengono da sè! L'indulto è stato giustificato con un "abbiamo le carceri piene" eppure non sono state fatte, che mi risulti, distinzioni di reati... sono usciti tutti, da quelli che hanno rubato al supermercato a quelli che hanno commesso crimini più gravi. Non si sono nemmeno mossi per costruire nuove carceri, nulla di nulla. Perchè tra qualche anno un altro indulto, può ancora "far comodo".

Giovanna Alborino ha detto...

@giorgia: cara giorgia forse dovrei dire solo una cosa "la gente prima di andare a votare deve informarsi, essere consapevole che se il loro voto e' dato ad una persona disonesta prima o poi il male si ritorcia contro"

so' che e' difficile fare un analisi accurata, ma come fare per salvare l'Italia? forse tornare ad una monarchia assoluta ?

Giorgia ha detto...

Gio, sicuramente tantissima gente non vota essendosi informata prima, ora si vota per simpatia e non più per ideologie politiche. E perciò abbiamo ciò che ci meritiamo. Però c'è anche da dire che non so fino a che punto si possa urlare all'onestà tra i nostri politici, forse qualcuno che non ha fatto "carriera" ma poi o perchè sono collusi alla criminalità, o perchè si sono macchiati di altri reati (non meno gravi) o perchè rubano i nostri soldi per fare i loro interessi, che siano stati condannati o meno poco importa...gira che ti rigira di onesti, ne rimangono ben pochi, troppo pochi perchè qualcosa possa cambiare. Monarchia? Personalmente sono per la democrazia è pur vero che col governo attuale e analizzando ogni cosa che accade ultimamente, sento molta aria da "regime". Con la monarchia credo che l'unica cosa che cambierebbe sarebbe che pagheremmo meno persone (ma forse non meno soldi) di quelle che paghiamo attualmente. Ma il cambiamento sarebbe tutto lì. Bisognerebbe mandare tutti ma proprio tutti (destra, sinistra, centro) a casa ma questo se si avessero delle alternative se no si rischierebbe l'anarchia... e quali alternative abbiamo ora come ora? Sarò pessimista ma non ne vedo!

Giovanna Alborino ha detto...

ormai non c'e' piu' limite al peggio..
io non vedo soluzioni, monarchia no, anarchia non e democrazia non la sanno usare..

Barbara ha detto...

Cara Giovanna,
ho visto una bellissima intervista fatta da Corrado Augias all'autore di "Toghe rotte" e già in quell'occasione mi era venuta voglia di leggere il libro. Adesso le tue riflessioni aumentano la mia curiosità e credo proprio che lo leggerò. Purtroppo il tema "giustizia" è molto caldo nel nostro paese e, ogni qual volta la politica pensa ad una riforma, a noi tutti viene in mente che i nostri rappresentanti in Parlamento siano un po' in mala fede e facciano di tutto per salvarsi la pelle. Per quanto riguarda l'indulto credo sia stata la scelta più sbagliata fatta dal governo Prodi (che io ho scelto, tra l'altro), anche se la questione delle carceri nel nostro paese non è cosa da passare sotto silenzio. Certo svuotarle non mi pare proprio la soluzione più adeguata.
Grazie degli stimoli alla riflessione, un abbraccio.

Giovanna Alborino ha detto...

@barbara: grazie a te per il tuo commento..
conviene leggere toghe rotte per sapere ancora piu' dettagliatamente fino a che punto la giustizia italiana e' rovinata, e poi e' piccolo e facile da leggere

un abbraccio

LauBel ha detto...

è il motivo per il quale molti briganti e malfattori vengono da noi a rubare ed estorcere, ben consapevoli di commettere reati per i quali sanno che non saranno mai puniti (avrei la testimonianza di un rumeno da raccontare che davvero ha dell'incredibile...); il fattopoi che abbiano votato l'indulto tutti i politici secondo me è abbastanza chiaro:ognuno ha i suoi da proteggere...

Anonimo ha detto...

ed è proprio cosi! buona girnata

Irene ha detto...

Mica per niente da noi si ruba con tutta tranquillità... tanto!!!!
Uffiiii... e noi giovani a chi dobbiamo credere?

Anonimo ha detto...

Perchè nessuno è sceso in Piazza contro l'indulto? Noi italiani siamo un popolo davvero curioso...
Paolo

Giovanna Alborino ha detto...

forse perche' in piazza gia' c'erano i delinquenti...
meglio non mischiarsi!

Franca ha detto...

Giudicandolo col senno di poi, l'indulto è stato sicuramente un provvedimento sbagliato.
Per prima cosa andavano stralciati diversi reati (ad esempio la moglie di Dini, quel Dini che non vuole limiti agli stipendi dei manager pubblici) seppur condannata non farà un giorno di galera proprio grazie all'indulto.
Però la situazione delle carceri italiane non è degna di un paese che si definisce civile.
E se la pena deve essere scontata perchè alla società sia restituito un soggetto migliore, non è quello che avviene con la nostra situazione carceraria.
Comunque, molti di quelli che oggi criticano, soprattutto a livello mediatico,questo provvedimento erano quelli che hanno applaudito alle parole del Papa che chiedeva un atto di clemenza nei confronti dei carcerati.

Anonimo ha detto...

Quoto irene, anche se io ho deciso di non credere oltre quello che possono vedere i miei occhi la mia mente e il mio intuito, chiamalo anche sesto senso.

Pino Amoruso ha detto...

Tra un pò ci vorrà un altro indulto per la moglie di Mastella... Ha forse non verrà affatto condannata; "credo che anche questo è l'amaro prezzo che, insieme a mio marito, stiamo pagando per la difesa dei valori cattolici in politica, dei principi di moderazione e tolleranza contro ogni fanatismo ed estremismo. Basta guardare alla vicenda del Papa di questi giorni per capire cosa avviene ai cattolici" QUESTO E' QUELLO CHE HA DICHIARATO LA SIG.RA MASTELLA.
Boh!!!
Un abbraccio :-)

Anonimo ha detto...

meglio non pensarci che con l'indulto e' uscito Previti!
dura giornata oggi pero' per la famiglia Mastella;falli piu' spesso questi articoli che portano fortuna!
:)
un saluto da Lorenzo Anne e Veronica

http://giramundo.splinder.com

Gianfranco Guccia ha detto...

Ciao Giovanna, leggendo i due post collegati, questo attuale ed il precedente a cui si fa seguito, mi sembra utile pubblicare sul tuo blog parte del mio commento lasciato sul post di Desaparecida dal titolo: COSA NOSTRA, che mi sembra si attagli perfettamente alle problematiche da te ben evidenziate.
Sconfiggere la mafia (e qui aggiungo: anche nell'ambito della politica) è possibile, ma occorre sapere cosa realmente è la mafia, oggi normalmente intesa come qualsiasi forma di criminalità (più o meno) organizzata.
Per anni si è cercato di sconfigerla cercando di colpire solo i c.d. "pezzi da 90" o "pesci grossi" che dir si voglia, e per far questo non si è esitato a "scendere a patti" con il nemico dichiarato, vedasi le leggi sui collaboratori di giustizia, la cui efficacia, nel contesto di un'analisi del rapporto costi/benefici, si sta dimostrando, nel lungo periodo, piuttosto fallimentare (non riesco ancora a capire perché a gran parte dei "pentiti" siano stati addirittura restituiti i capitali e le proprietà immobiliari pur essendo frutto di attività illecite), ma questo è un altro aspetto, poco edificante, di un fenomeno che ha coinvolto uomini di giustizia, politici e criminali! Tutti insieme, ciascuno con "la sua bella convenienza" (per parafrasare Beruschi)!
Un altro punto imprescindibile, per la lotta alla criminalità, è capire che non esiste una società divisa in buoni e cattivi, bianchi o neri, ma esiste un continuum tenuto in vita da una situazione di compromesso sostenuta da una congerie di individui che più o meno consapevolmente accetta e condivide il gioco sporco: da "chi vede ma bada solo ai casi suoi" (colorati in grigio chiaro) a "chi vede e partecipa, tangenzialmente, magari chiedendo un corrispettivo per il proprio silenzio" (colorati in grigio scuro).
In più si è instaurata la convinzione, in coloro che sono inclini a delinquere, che chi sbaglia paga "poco o nulla"! E quindi il gioco vale la candela!Il tutto grazie a leggi e leggine che sembrano essere state coniate a bella posta per far proliferare uno stato d'illegalità diffusa; infatti, la certezza di scontare una condanna in carcere, ad oggi, è un'eventualità davvero aleatoria.
La mafia, la criminalità più in generale, finirà davvero quando ognuno di noi capirà che è un proprio diritto/dovere attivarsi in prima persona anche e solo per impedire al "furbo di turno" di scavalcare una fila ordinata, i cui componenti si comportano civilmente aspettando con educazione il proprio turno.
Un saluto affettuoso...Gianfranco.

Giovanna Alborino ha detto...

@gianfranco guccia: in questi due articoli mi aspettavo un tuo commento, grazie e ti saluto affettuosamente

@lorenzo anne e veronica: ah ah, forse avete ragione

@pino amoruso: prodi non ha accettato le dimissioni di mastella, e tutto cio' che marito e moglie dicono e' solo per stare al centro dell'attenzione, ma sanno bene entrambi che mai un giorno di galera si fara' la mastellana...
riguardo il papa, siamo alla frutta anche con la religione

@franca:mi piace il tuo ultimo pezzo, gli stessi che criticano l'indulto hanno applaudito per la clemenza da parte del papa per i carcerati...tutto vero..

@xtutti: un caro saluto

Mamma Simona ha detto...

una volta TRavaglio ha detto che uno che vuole divorziare dalla moglie fa prima ad ucciderla. Con documentata analisi di applicazione di riti abbreviati, sconti e indulto, raccontò che l'uxoricida poteva cavarsela con pochi giorni di prigione. Gran bel paese il nostro!

ArabaFenice ha detto...

Questa volta, sono io a concordare con il commento di gianfranco guccia, che in genere arriva un po' più tardi di me ed è lui a concordare con me:-P
in effetti, a parte alcuni aspetti incomprensibili e poco edificanti della strategia attuata (come la resistuzione dei beni frutto di attvità mafiosa ad alcuni collaboratori di giustizia), credo che si sia estremizzato il concetto di disinteressarsi al pesce piccolo per prendere quello grosso. parlando dell'aspetto strategico della lotta alla mafia, un sistema può essere minato dal basso. un boss non sarebbe un boss senza i suoi picciotti.
parlando poi da un punto di vista etico e istituzionale, il risultato di questa strategia ha fatto in modo che molta gente, che meritava di marcire in galera, abbia addittura ottenuto benefit dallo Stato e inoltre ha contribuito a creare quel clima di "Incertezza della pena" che sicuramente gioca a favore di nuovi reclutamenti nelle organizzazioni criminali.