sabato 6 ottobre 2007

HA SENSO LA PROPOSTA DI UN MATRIMONIO DELLA DURATA DI SOLI 7 ANNI ?

Dovremmo incominciare a dire : ti amero' per sette anni e poi vedremo..
A nessuno piacerebbe questo romanticismo post moderno.
Comunque sia si e' dimostrata una proposta provocatoria, ed in termini giuridici e' inutile ed irrealizzabile.

Se per esempio dopo due anni di matrimonio sorge un problema e dal terzo la vita e' un inferno che si fa? La separazione ed il divorzio sono i rimedi cui si ha il diritto di ricorrere, quando la volonta' di continuare a convivere ci rende infelici. Non e' possibile un matrimonio con obbligo di scadenza a sette anni. Soprattutto se si hanno dei figli.


Non e' preferibile l'illusione confortante, ma costruttiva, dell'amore per sempre ?

8 commenti:

Chit ha detto...

L'amore deve far star bene, se per sempre non si può dire se non ... dopo.
Sicuramente a tempo abbiamo già il lavoro, il mutuo, i debiti insomma.... almeno l'amore quello lasciatecelo "senza scadenza" ;-)
Buona domenica

Silvio Irio ha detto...

Ciao ho letto il tuo ultimo post sul matrimonio...
Pienamente d'accordo con te...amare significa anche superare le difficoltà assieme...altro che crisi...

P.S. spero che le pillole di storia ti siano utili!
Grazie per avermi linkato!!!

Demonio Pellegrino ha detto...

Ciao giovanna. Una proposta in puro stile islamico. Lo sai che visto che nell'islam avere sesso con le prostitue e' illegale, hanno inventato il fantastico matrimonio a tempo: non sette anni ma un'ora. Cosi' ti sposi per un'ora, fai il tuo porco comodo, nel pieno rispetto del Corano, e poi sei a posto.

Mah.

Anonimo ha detto...

Su queste faccende sono un pò a corto di argomenti :-)

Ciao D

Anonimo ha detto...

Avevo letto la notizia sulla proposta della Pauli. In realtà se si vuole fare una "prova" esiste già la convivenza che uno può scegliere di trasformare o meno in matrimonio. Una volta si diceva che c'era la crisi del settimo anno, ora i matrimoni finiscono molto prima ma non è con un matrimonio "a tempo determinato" che si risolve la cosa.

Giovanna Alborino ha detto...

Giorgia, il problema non sta ne' nella convivenza, ne' nel matrimonio. Io prima di sposarmi ho convissuto...il vero problema (secondo il mio punto di vista) sta nella societa' in cui viviamo.
Siamo troppo circondati dal benessere, non ci basta mai nulla, non sappiamo nemmeno noi cosa vogliamo perche' abbiamo tutto.
E' un po' come trovare un solo orologio in una vetrina, lo prendiamo, un'altra vetrina ce ne offre alla vista, 20, ed ecco che non sappiamo piu' scegliere.
Il mondo della politica e' presieduto dalla maggioranza di uomini, la maggior parte dei datori di lavoro sono uomini, ma non bisogna pensare che il mondo e' loro. Oggi il mondo e' delle donne, noi di fronte a loro ci mostriamo piu' emncipate, su tutto, piu' sicure, li rendiamo fragili ed insicuri.
Non sto difendendo la categoria maschile, cerco piuttosto di capire perche' oggi un rapporto dura cosi poco.
Uno scontro di opinioni mi farebbe piacere.

Anonimo ha detto...

Secondo me non è un discorso su chi è più fragile ne sull'emancipazione femminile. Credo che i rapporti durino meno semplicemente perchè si è più immaturi, perchè in un rapporto a due si pensa ancora al singolo individuo (ognuno pensa a se stesso), non si ha voglia di sacrificare un pò di sè per l'altro e da qui poi scaturiscono le rotture e le successive separazioni.

Demonio Pellegrino ha detto...

quoto giorgia