mercoledì 2 gennaio 2008

BAMBOCCIONI PER GIUSTA CAUSA

Roma, Torino, Napoli, Milano, ovunque tra i giovani italiani il gioco dell'oca e' tornato di moda.
Un gioco pero', a cui nessuno vorrebbe partecipare, perche' inevitabilmente milioni di concorrenti finiscono sulla casella che obbliga a tornare al punto di partenza.
In un percorso che, li costringe a scendere la piramide sociale peggiornado lo stile di vita conosciuto nella famiglia di origine.

Un ragazzo, nato da un architetto benestante, madre professoressa al liceo, dopo la laurea in economia ha trovato un posto a 1.200 euro al mese in una piccola azienda fuori porta. Ci lavora da 4 anni ma lo stipendio e' fermo dal giorno dell'assunzione.
Da bambino andava al mare per un mese e la settimana bianca era di rigore.
Oggi con grandi sforzi ed un aiuto dal papa', riesce a fare max 6 giorni in un villaggio all-inclusive.
Ci sono ancora molti altri esempi da raccontare...
Se negli ultimi tempi i sociologi denunciano la mancanza di mobilita' sociale e i politici d'ogni schieramento promettono potenti iniezioni di metocrazia, dal Duemila la situazione e' drasticamente peggiorata: l'ascensore sociale e' in movimento, i giovani ci salgono sopra ma, invece di salire, o almeno restare a livelli della classe di origine, spesso si ritrovano a scendere su pianerottoli piu' bassi.

L'abbassamento dei salari negli ultimi 7 anni ha riguardato quasi tutti i dipendenti, la sindrome della quarta settimana investe anche i "raccomandati".
Al di la' delle divisioni di classe, protagonisti assoluti del gioco dell'oca sono i laureati.
Negli anni '60 l'agognato pezzo di carta permetteva di scalare le gerarchie e regalava carriere fulminanti, oggi universita' poco selettive sembrano aver generato, un offerta di dottori sproporzionata rispetto alle esigenze di mercato.
Non conviene investire come un tempo nell'istruzione, le imprese cercano soprattutto tecnici diplomati, i cervelli sono troppi ed il mercato non riesce ad assorbirli.

A Napoli la cattedra e' sempre piu' un diritto ereditario.
Nel 2002 un rapporto del giornale "Ateneapoli" scopri' che alla facolta' di Economia della Federico II il 16% dei professori era imparentato con un collega, 5 anni dopo la percentuale e' salita al 26%. Padri e figli, mogli e mariti, fratelli e cognati.

Insomma, Padoa Schioppa non puo' definire bamboccioni chi un lavoro non c'e' l'ha ed e' costretto anche se con 2 lauree a restare a casa e impossibilitato anche a metter su famiglia..

25 commenti:

mario ha detto...

Buongiorno Giovanna un bacio......il primo del 2008 da parte del divano
è andata tutto bene e sn sopravvissuto....spero che sia andata tutto bene e t sia divertita.....
A Padoa Schioppa ci vorrebbe una scoppettata...

Franca ha detto...

L'esempio che hai fatto è già quello di un privilegiato.
Pensa ad un ragazzo con il padre operaio e la madre casalinga...

Mamma Simona ha detto...

Buon anno Giovanna, anche se le notizie che leggiamo non ci fanno ben sperare neanche per il 208! comunque, sei stata nominata da me...

Giovanna Alborino ha detto...

@simona:buo inizio anno a te...
ma devo proprio fare il meme?!
ti prego dimmo di no....

cmq grazie per avermni nominata..

Mamma Simona ha detto...

figurati, non c'è nessun obbligo. Mi faceva piacere solo segnalarti come blog da leggere.
ciao!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Buon inizio Anno Giovanna!

Quanto al tuo post..... iniziamo con la prima panciata di rabbia.... Padoa Schioppa dovrebbe quantomeno avere il buongusto di chiedere scusa per quello strafalcione. Non cambierebbe la realtà dei fatti che hai purtroppo riportato ma almeno quel gesto ci farebbe avvertire quel rispetto e quella dignità che ha voluto togliere con quella frase.

marge ha detto...

Concordo col commento precedente....almeno fare le scuse ai cosiddetti "bamboccioni" ..

Dani ha detto...

Ciao Giovanna....!
Concordo anchio con i due commenti precedenti.....!Hai fatto un quadro molto veritiero.....!
Il 2008 é iniziato bene,a parte le non ferie che "ho fatto"......!:)))
Spero che a te sia andata meglio.....!
Ricambio l'abbraccio.....

mario ha detto...

Un saluto Giovanna....
ehm che saluto vuoi????

mario ha detto...

un bacio....ahahhahahahahaha sei fantastica.......
Galeotto fu padoa schioppa e il saluto......ahhahahaaahha
sono più scemo del 2007...
col passare degli anni il vino migliora
io mi rincretinisco....
tu invece giovanna?

Barbara ha detto...

Carissim, per prima cosa ti auguro un buon inizio per questo nuovo anno. leggendoti ho pensato alla mia esperienza all'Università e alla delusione provata nell'accorgermi che quello che dovrebbe essere il luogo per eccellenza della libertà e della ricerca è solo una struttura tribale e feudale che mortifica la crescita dei suoi ricercatori. Sì feudale: ogni ordinario è il feudatario che difende il proprio castello disseminando le proprie fedeli truppe di familiari. Così, una volta scoperto questo, me ne sono andata e sono di nuovo a scuola...a proposito di bamboccioni: nata nel 1974, un dottorato alle spalle, sono ancora precaria e disoccupata tre mesi all'anno (la tragedia non è solo la mancanza di stipendio, ma soprattutto quella dei contributi versati!). Per fortuna mia nonna mi ha lasciato un appartamento dove posso vivere, per cui mi ritengo una privilegiata.
Mi fa piacere che entrambe utilizziamo esempi ludici, io la tombola tu il gioco dell'oca....non è che abbiamo giocato troppo per queste feste?
Un abbraccio, Barbara

Giovanna Alborino ha detto...

@barbara: si abbiamo giocato con la fantasia!
io ho fatto solo 5 giri di rtombola ed ho anche perso!

cris ha detto...

ciao gio.buon anno!!!il post è perfetto.prima di parlare ,schioppa,perche non prova a prendere 1000 euri al mese e provare a metter su famiglia?poteva risparmiarsela.almeno abbia la decenza di chiedere scusa.le ferie sono finite gio.il lavoro è iniziato.uffa.ciao.

zefirina ha detto...

oppure una ragazza nata da due genitori impiegati nello stato e suo marito nato da madre insegnante e padre professore/critico cinematografico laureati ambedue con 110 e lode rispettivamente in scienze della comunicazione e in chimica, e che parlano perfettamente l'inglese e una anche lo spagnolo sono costretti ad emigrare in olanda con il loro figlioletto per lavorare nel marketing l'una e nel campo della ricerca l'altro.....

e questi sarebbero bamboccioni!!!

valentina è partita ieri e già mi manca (core de mamma), per fortuna il nipote e il genero restano ancora fino alla befana
(come al solito scrivo di quello che conosco e quindi di annotazioni personali)

mario ha detto...

Giovanna sn noioso lo so
mi dici come hai messo la versione inglese....
mi piacerebbe rendere il divano international

DS ha detto...

Dopo un pò di pausa, ho appena ricominciato a scaldarmi. appena riesco torno a leggere le tue ultime novità!
Buon 2008!
a presto, tommi.

Pino Amoruso ha detto...

Bamboccioni per giusta causa e soprattutto per necessità. Gli stipendi sono bassi, il lavoro al meridione non esiste, lasciare casa per vivere da soli, impossibile (ex:-hinterland milanese monolocale 500 euro se sei fortunato). Ormai alcune tipologie di lauree non servono più; hanno la stessa valenza di un diploma. E se poi poco poco sei fuori corso, è finita. Va bene la laurea, però cercono anche l'esperienza. Se sei raccomandato non cercano né laurea né esperienza. Questa è la nostra cara e bell'Italia governata da mortadelle e padoe-skioppe ora, e psiconani furbacchioni prima; ad entrambe le tipologie di "governanti", non interessa la realtà delle cose.
Un abbraccio :-)

cristina ha detto...

Ma che schifo ragazzi, non solo ci rendono la vita difficile, i sior ministri che hanno oltre a tutto il resto, persino il quotidiano e il barbiere gratuito, ci offendono pure! Io coi miei scarsi 1000 euro al mese ho certamente più dignità di tutti loro messi insieme e non mi sono mai permessa di rubare nemmeno una caramella dato che mi è stato insegnato d'essere onesta.

Giovanna Alborino ha detto...

@zefirina:grazie per aver parlato di cose personali come esempio, sono piu' vere a differenza di quelle "per sentito dire"

@pino:grazie
@tommi:grazie
@mario:non sei noioso ma piu' scemotto ah ah ah :-)

Giovanna Alborino ha detto...

@cris:ferie finite lavoro iniziato?
meglio...
mio cognato e' andato in ferie ad agosto e non ha piu' iniziato perche' l'azienda ha tagliato il personale, e mica se l'aspettava..

Giovanna Alborino ha detto...

@cristina:meglio i tuoi mille euro e dormire la notte che avere tutto e non essere sereni o peggio, avere l'affetto della famiglia solo perche' sei qualcuno...

Anonimo ha detto...

In parte, da giocatrice appassionata del gioco dell'oca, ti dò ragione...
in parte dò ragione al ministro...
Ho 32 anni e appena avuto uno stipendiuccio me ne sono andata di casa (anche se il lavoro era modesto) e sono andata in una camera in affitto con altre ragazze.
700 mila lire d'affitto diviso in 4, non molti lussi ma con 1700000 lire di stipendio arrivavo a fine mese.

Nel mio call center (mio, magari!!! in quello dove sono coordinatrice) i ragazzi percepiscono 1000 euro al mese di stipendio o poco più.
Vivono con i genitori, ma hanno la macchina da fighetti.
Zero soldini devoluti a mamma e papà per contribuire al menage familiare e tutti spesi in divertimenti vari.
Se non li dobbiamo chiamare bamboccioni come?

Giovanna Alborino ha detto...

@peperita:questo e' anche vero..

Anonimo ha detto...

condivido tutto, buon 2008

ArabaFenice ha detto...

@ piperitapatty

per quanto ti possa dare ragione sul fatto che alcuni vogliano la vita comoda, dando la priorità a vizi e fighetterie piuttosto che all'affermazione della propria indipendenza, per quanto possa ammirare il tuo spirito di sacrificio che ti ha indotto a fare una scelta diversa, non possiamo però dimenticare come questa realtà sta rubando i sogni a tanti giovani volenterosi.
Abitare in condivisione con quattro ragazze è solo un passo verso l'indipendenza; non è certo una condizione di vera indipendenza né il presupposto per fare progetti più impegnativi come quello di metter su famiglia.
e non dimentichiamo che adesso 350 euro (l'equivalente dei tuoi 700 mila) non sono più sufficienti neppure per un posto letto.