venerdì 23 novembre 2007

AEREI IN VOLO SENZA PILOTA E ALIMENTATI DA PANNELLI FOTOVOLTAICI

Dopo 4 anni di ricerche, il Solar Impulse, un prototipo aereo, costruito in Europa, spinto unicamente da energia solare, sta per decollare. Niente gasolio, ma motori alimentati da pannelli fotovoltaici.

L'obiettivo principale e' quello di ridurre le emissioni di anidride carbonica dei voli civili. Che gia' oggi rappresenta il tre per cento di tutti i gas serra.

I comandi saranno a terra, perche' l'aereo volera' senza pilota.
Il primo volo e' previsto per il 2009, ma gia' l'anno prossimo sara' provato su una pista in Svizzera.
Il progetto ha un costo di 95 milioni di euro e punta a far si che l'aereo sia in grado di attraversare l'Atlantico entro il 2011.

Anche se quelli a propulsione solare difficilmente diverranno aerei passeggeri, potrebbero essere usati per il controllo del territorio, togliendo tali compiti ai velivoli normali, tutto, a vantaggio dell'atmosfera.

16 commenti:

Finz ha detto...

Sicuramente su un coso del genere non ci metterei piede, già ho paura di quelli normali! Però per l'uso che hai descritto niente male...

creek ha detto...

Scusa ma quando non c'è il sole come funziona? non vola?

Silvio Irio ha detto...

Mi associo a quanto detto da Creek...e vorrà dire che quando piove o è coperto non volerà....
Ciao Giovanna!!

Giovanna Alborino ha detto...

@creek:certo che si, l'obiettivo e' quello di riuscire a costruire un aerteo i cui pannelli solari riescano a produrre energia sufficiente a farlo volare durante il giorno e a essere incamerata in batterie per volare anche in condizioni di cielo nuvoloso e di notte

Gianfranco Guccia ha detto...

Ciao Giovanna, passo per un saluto e trovo questo interessantissimo post.
Se posso apportare un qualche chiarimento, volevo specificare che i pannelli solari sono in realtà dei vettori di energia, che producono elettricità, sfruttando l'effetto fotovoltaico (interazione della luce su materiali in grado di creare una differenza di potenziale), che successivamente viene utilizzata in via diretta (una parte)e contemporaneamente viene "conservata" in accumulatori (leggasi batterie); altrimenti: come farebbero i satelliti (non geostazionari) ad usufruire di energia elettrica quando durante l'orbita entrano nel cono d'ombra della terra (cioè non ricevono la luce)?
Tranquilli che volano!
Un caro saluto da....Gianfranco.

Giovanna Alborino ha detto...

@gianfranco guccia:finalmente ti leggo!
ci vuole sempre la tua esperienza per rendere tutto piu' comprensibile!
un caro saluto
gio

Anonimo ha detto...

Gianfranco ha perfettamente ragione. Tra l'altro gli aerei spesso volano al di sopra delle nuvole. Bisogna sperare che i petrolieri consentano la realizzazione dell'aereo. Nel 2001 un ingegnere francese presentò una rivoluzionaria automobile ad aria compressa. Funzionava, doveva entrare in produzione a breve (vedi http://www.the1phoenix.net/x-files/autoeco.htm )... non se n'è parlato più. Scomparsa, come tanti altri casi del genere. Un piccolo appunto a Giovanna: non avendo letti tutti i miei precedenti attacchi a quell'individuo, hai forse pensato che volessi veramente fargli gli auguri. Sì, di andarsene a casa!
Un caro saluto
Sergio

Pino Amoruso ha detto...

Ma si tratta del progetto coordinato dal Politecnico di Torino, Heliplat? Qualche mese fa, se è lo stesso progetto, si parlava di un costo totale di circa 4 milioni di euro. Si tratterebbe di un aereo a zero emissioni alimentato da pannelli solari durante il giorno e dalle celle a combustibile durante la notte, che dovrebbe svolgere alcune funzioni svolte oggi dai satelliti (meteorologia, sorveglianza, vigilanza anti-immigrazione illegale e anti-incendio), potendo volare a 18/20 mila metri d’altezza.

Chit ha detto...

Purtroppo credo che il problema non sia tanto nella ricerca di forme prpulsive alternative quanto nella loro "velocità". Come per le auto, esistono già quelle elettriche, ma la gran parte della gente non le compra altrimenti... come fa a sgommare via ai semafori?!

Gianfranco Guccia ha detto...

Rientro per ringraziarti dei complimenti,Giovanna, ed anche per correggere un'errore palese nel mio commento....(non geostazionari)....leggasi:....(geostazionari e non)....; mi scuso per la non voluta imprecisione.
Ovviamente si tratta di aerei ad elica posta in rotazione da motori elettrici.
Non si parla di mezzi potenti e veloci, ma comunque utili per compiti di sorveglianza ambientale e ricerche meteorologiche.
Credo abbia ragione Chit quando sostiene che no potrebbero essere apprezzati per i kilowatt di potenza erogata, ma ha torto se pensa che le auto elettriche non siano adatte a "sgommare" dopo la sosta ai semafori, perché i motori elettrici a induzione, di cui sono dotate surclassano, per la rapidità con cui raggiungono la coppia massima, anche i motori a scoppio!
L'accelerazione di questi automezzi sarebbe "fantastica" se non vi fosse un congegno che ne modula la potenza in fase di spostamento da fermo.
Abbracci per tutti....Gianni.

Giovanna Alborino ha detto...

@pino: non parliamo della stessa cosa,forse l'idea ce l'ha anche un altra azienda

@sergio: hai fatto bene a puntualizzare..

@chit:....e ad investire la gente, o a non pagare le multe...

Giovanna Alborino ha detto...

@gianfranco:ora ho capito perche' tu ed anna avete fatto un blog in comune!

Romano Scaramuzzino ha detto...

E' una buona idea. Dipende sempre poi dal rapporto costo-beneficio.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Sono sicuramente una soluzione interessante.

ArabaFenice ha detto...

Beh è una bella soluzione ma sono contenta di apprendere che per ora restano fuori gli aerei passeggeri.. avrei qualche timore a viaggiare senza pilota...

Giovanna Alborino ha detto...

@arabafenice: a chi lo dici, io con il pilota ed ho paura figuriamoci senza!
anche perche' qualsiasi cosa e' a km zero, non la voglio mai provare per prima, questo e' valso anche per gli uomini